♥ Da gustare ♥
La cucina ligure è una cucina di mare ma anche e soprattutto contadino-ortolana.
Una cucina povera, verde e leggera per la prevalenza di erbe aromatiche
(Prebuggiun) e ortaggi, ma impreziosita dal nostro oro : l'Olio Extra Vergine
d'Oliva.
Tra i prodotti locali i carciofi spinosi, i pomodori cuore di bue, le zucchine
trombette colorano le sempre variopinte bancarelle dei contadini. Annoverati tra i
presidi Slow-Food gli asparagi violetti di Albenga, i chinotti di Savona, le
castagne essicate nei tecci di Calizzano e Murialdo e i cicciarelli di Noli.
I ceci sono i protagonisti della famosa farinata, in savonese fainâ, cotta nel forno a
legna in testi di rame. Caratteristica della città di Savona è la variante bianca,
con farina di grano. Sempre a base di ceci è la “panissa”, ottima fritta, o nel pane, o
tagliata a dadini in insalata. Presso i fornai si trova l’ormai universale focaccia,
che al mattino invita con il suo profumo a gustarla calda camminando per i carruggi.
La primavera è la stagione ideale per gustare i “frisciôi” (frittelle) o la farinata
coi bianchetti.
Non mancano i dolci, tra i quali si trovano squisitezze diventate famose come gli
amaretti di Sassello, i baci di Alassio, e altre meno conosciute, tra cui le biscette, i
millesimini al rhum e altri.
Il tutto annaffiato da vini locali, in prevalenza bianchi e dal sapore delicato e a
volte un po’ asprigno che ricorda i terreni impervi dove a fatica si sono in passato
ricavate le “fasce” a terrazze per coltivare la vigna. Pigato, Rossese e
Vermentino nell'albenganese, Lumassina nel Finalese, Buzzetto e Granaccia
nella zona di Quiliano, Nostralino.
Una cucina povera, verde e leggera per la prevalenza di erbe aromatiche
(Prebuggiun) e ortaggi, ma impreziosita dal nostro oro : l'Olio Extra Vergine
d'Oliva.
Tra i prodotti locali i carciofi spinosi, i pomodori cuore di bue, le zucchine
trombette colorano le sempre variopinte bancarelle dei contadini. Annoverati tra i
presidi Slow-Food gli asparagi violetti di Albenga, i chinotti di Savona, le
castagne essicate nei tecci di Calizzano e Murialdo e i cicciarelli di Noli.
I ceci sono i protagonisti della famosa farinata, in savonese fainâ, cotta nel forno a
legna in testi di rame. Caratteristica della città di Savona è la variante bianca,
con farina di grano. Sempre a base di ceci è la “panissa”, ottima fritta, o nel pane, o
tagliata a dadini in insalata. Presso i fornai si trova l’ormai universale focaccia,
che al mattino invita con il suo profumo a gustarla calda camminando per i carruggi.
La primavera è la stagione ideale per gustare i “frisciôi” (frittelle) o la farinata
coi bianchetti.
Non mancano i dolci, tra i quali si trovano squisitezze diventate famose come gli
amaretti di Sassello, i baci di Alassio, e altre meno conosciute, tra cui le biscette, i
millesimini al rhum e altri.
Il tutto annaffiato da vini locali, in prevalenza bianchi e dal sapore delicato e a
volte un po’ asprigno che ricorda i terreni impervi dove a fatica si sono in passato
ricavate le “fasce” a terrazze per coltivare la vigna. Pigato, Rossese e
Vermentino nell'albenganese, Lumassina nel Finalese, Buzzetto e Granaccia
nella zona di Quiliano, Nostralino.